L'accusa del Comitato Si Può Fare: "molte cose nella nostra Regione avvengono a sua insaputa"
AOSTA. "Nei due anni intercorsi dall'esito referendario non è stato fatto nulla di concreto per ridurre la produzione di rifiuti, migliorarne la raccolta e gestirne lo smaltimento". Lo afferma il Comitato Si Può Fare che oggi, in un comunicato, chiede all'assessore regionale all'Ambiente e Territorio Luca Bianchi di lasciare l'incarico.
"Molte cose nella nostra Regione avvengono ad insaputa dell'assessore" accusa il Comitato citando anche il fatto che l'assessore non fosse a conoscenza dell'intenzione della società partecipata regionale Valeco di sottoscrivere il ricorso contro la Regione dell'Ati che si è aggiudicata l'appalto per il pirogassificatore. Nel comunicato si parla anche della discarica regionale: "l'assessore non sa che la discarica è esaurita e che da mesi sta crescendo oltre i limiti consentiti dal quinto ampliamento, compromettendo anche l'agibilità dell'aeroporto".
"Di fronte a questi fatti gravissimi e alla non tutela della volontà dei cittadini, non possiamo fare altro che chiedere le dimissioni immediate" di Bianchi, conclude il Comitato.
E.G.