I consiglieri regionali: i diritti dei valdostani lesi da meccanismi che creano un vulnus per la nostra comunità
Union Valdôtaine e Alliance Valdôtaine-VdA Unie annunciano la volontà di fare un ricorso alla Corte costituzionale per modificare la legge sulle elezioni europee. La comunicazione non arriva dai movimenti, bensì dai consiglieri regionali dei due gruppi.
In una nota congiunta, gli undici eletti spiegano: «Abbiamo deciso di ribadire - e lo annunciamo non a caso alla fine della campagna elettorale delle Europee - l'incostituzionalità della vigente normativa sulle elezioni del Parlamento europeo». La questione sollevata è la possibilità, ad oggi non garantita, di eleggere un rappresentante della Valle d'Aosta.
I due gruppi di maggioranza riferiscono un parere del costituzionalista Giovanni Guzzetta: «Nella legge in vigore e sin dal primo testo del 1979 si evidenzia una situazione di lesione dei diritti dei valdostani attraverso meccanismi che non ci tutelano affatto e creano un vulnus per la nostra comunità che va sanato», affermano. L'intenzione è dunque quella di segnalare «ai movimenti politici, anche in vista della réunification ormai imminente, la necessità in sede giudiziaria di ribadire l'ingiustizia di cui la Valle d'Aosta è vittima, in assenza di meccanismi che consentano realisticamente l'elezione di un eurodeputato valdostano. Quanto per altro più volte proposto in Parlamento dai parlamentari valdostani e dal Consiglio Valle senza esito alcuno in 45 anni, per una responsabilità dei partiti nazionali succedutisi al governo».
«Avvieremo perciò - conclude la nota - subito dopo il voto un percorso che ci auguriamo consenta alla Corte costituzionale di esprimersi, assicurando alla Regione un pieno diritto di rappresentanza presso il Parlamento europeo».
Elena Giovinazzo
