Stop ai «loculi» dell'ex casa Gagliardi: il Consiglio Valle approva una mozione

Approvata una proposta di FI emendata dal governo regionale per intervenire sui mini-alloggi Erp

Ex Casa GagliardiI mini-alloggi popolari dell'ex casa Gagliardi di Aosta potrebbero essere ingranditi. Il Consiglio Valle ne ha discusso questa mattina esaminando una mozione, poi approvata, del gruppo Forza Italia che segnalava le criticità delle persone a cui sono assegnati i «loculi per vivi» ricavati nell'edificio di corso Saint-Martin-de-Corléans, ovvero monolocali da 22 metri quadrati e bi/trilocali da 28 mq. Metrature inferiori a quelle della legge regionale sulle politiche abitative 3/2013 (rispettivamente di 28 e 38 mq minimi).

«È necessario - ha affermato Mauro Baccega presentando la mozione - assegnare alloggi di edilizia residenziale pubblica confortevoli e con superfici minime adeguate alle dimensioni dei nuclei familiari».

La mozione approvata, emendata su proposta dell'assessore all'edilizia residenziale pubblica, prevede che il governo regionale incarichi Arer di predisporre una valutazione tecnica per ingrandire gli alloggi e trasformarli «da monolocali in bilocali, individuando al contempo diverse opzioni di destinazione d'uso». L'idea è quella di utilizzare i mini-alloggi di ex casa Gagliardi alla sola emergenza abitativa, con assegnazioni temporanee legate a situazioni urgenti e non più assegnazioni definitive.

La valutazione tecnica dell'Arer dovrà essere approfondita nell'ambito del più ampio processo di revisione della legge sulle politiche abitative a cui la Regione sta pensando da tempo. In questo senso l'assessore Sapinet ha formulato «il duplice impegno del Governo ad avviare un confronto per prevedere il progressivo utilizzo di questi mini-alloggi per la sola emergenza abitativa temporanea e non più per l'assegnazione definitiva e, dall'altro, avviare un iter di modifica della legge 3/2013 nella direzione di aumentare la metratura minima degli alloggi da assegnare a una sola persona».

La mozione è stata votata all'unanimità. Nel corso del dibattito il gruppo PCP, con Chiara Minelli, ha annunciato il voto a favore facendo anche notare la discordanza tra l'iniziativa di Forza Italia sulla vivibilità delle abitazioni molto piccole e il recente Decreto "Salva Casa" che a livello nazionale riduce da 28 a 20 i metri quadri necessari per un monolocale abitato da una persona. Per il leghista Luca Distort, però, le situazioni non sono paragonabili: «ci sono situazioni - ha detto - dove persone giovani, di media età, per scelta e per condizioni economiche sentono il bisogno di alloggi con metratura più piccola. Uno ha la libertà di scegliere se abitare in una casa grande o piccola con un costo di acquisto inferiore. La differenza fondamentale non sta nei metri quadri ma in come sono gestiti, soprattutto l'arredamento», ha anche il consigliere portando come esempio barche e camper.

 


E.G.

 

 

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