La Corte Costituzionale ha dichiarato il quesito inammissibile: "oggetto e finalità non risultano chiari"
La Lega Vallée d’Aoste è accoglie con soddisfazione la dichiarazione di inammissibilità, da parte della Corte costituzionale, del referendum sull'autonomia differenziata.
«La sinistra, che fino a ieri ha parlato di “spacca Italia” e “difformità dei diritti”, deve, da oggi, mestamente prendere atto del fatto che, se il Decreto fosse stato veramente così divisivo come da loro dichiarato, il quesito referendario sarebbe stato ammesso», commenta in una nota il partito.
Il referendum è stato dichiarato inammissibile poiché «l'oggetto e la finalità del quesito non risultano chiari» e ciò «pregiudica la possibilità di una scelta consapevole da parte dell'elettore». Inoltre secondo la Corte l'attuale quesito avrebbe «una portata che ne altera la funzione, risolvendosi in una scelta sull’autonomia differenziata, come tale, e in definitiva sull’articolo 116, terzo comma, della Costituzione» che però «non può essere oggetto di referendum abrogativo, ma solo eventualmente di una revisione costituzionale».
Marialice Boldi, segretaria della Lega VdA, aggiunge: «l'attuale normativa sull'Autonomia differenziata, storica battaglia della Lega, era già prevista all’art. 116 della Costituzione, riformato dalla sinistra nel lontano 2001 ma mai attuato. La sinistra, in totale cortocircuito, avrebbe portato avanti un referendum per abrogare una norma da lei stessa voluta con la Riforma del Titolo V».
redazione