Entrambe le proposte bocciate con l'astensione della maggioranza
In chiusura di lavori il Consiglio Valle ha respinto a maggioranza mercoledì due mozioni, una sull'attivazione di corsi per l'insegnamento e l'altra sui "percorsi tutela" in sanità.
Nell'illustrare la prima mozione, Simone Perron (Lega VdA) ha sottolineato che «i percorsi abilitanti per l'insegnamento per i docenti valdostani sono erogati da strutture fuori Valle con tutti i disagi del caso». Ora «anche i sindacati della scuola hanno fatto una petizione, che ha già raccolto un buon numero di firme, per chiedere che questa formazione venga somministrata in Valle tramite l'UniVdA».
L'assessore al Sistema educativo, Jean Pierre Guichardaz, ha risposto che l'organizzazione di questo tipo di corsi «dipendono da più di un Ministero, rendendo di fatto impossibile una programmazione stabile da parte del nostro ateneo. È molto più facile organizzare un corso di laurea che non questo tipo di formazione e, infatti, quasi nessuna università italiana ha attivato questi percorsi in autonomia preferendo soluzioni consorziate».
Del gruppo Lega anche la seconda mozione. La proposta era di migliorare l'informazione sui "percorsi tutela" per i cittadini in lista di attesa per prestazioni sanitarie specialistiche. «Dal 2020 a oggi non risulta che questa opzione sia stata molto utilizzata anche a causa della mancanza di informazione nei confronti dei potenziali utenti, i quali non ne conoscono l'esistenza o l'iter da seguire», ha affermato il capogruppo Andrea Manfrin.
Nella risposta, l'assessore alla Sanità Carlo Marzi ha ribattuto che i percorsi tutela «sono ancora oggetto di modifiche legislative nazionali» e che «per non creare false aspettative e per renderli adeguati alle motivazioni eccezionali per i quali possono essere richiesti per le prime prestazioni e visite, bisogna essere seri e chiari anche nelle informazioni che si trasmettono».
E.G.