«Continuiamo ad assistere ad una cattiva gestione della sanità pubblica, in cui ognuno fa come gli pare»
«In un sistema pubblico che funziona, le TAC dovrebbero essere garantite sollecitamente alle persone, mentre per gli animali si dovrebbe prevedere un adeguato sistema di veterinari pubblici per chi non può pagare le cure». Così Valle d'Aosta Aperta interviene, in una nota, sul caso del responsabile di Radiologia che ha utilizzato la Tac dell'ospedale Parini per effettuare un esame alla sua gatta caduta dal settimo piano.
«Esistono cliniche veterinarie preposte per curare i nostri animali, che hanno numeri di emergenza anche per i servizi notturni e sicuramente, chi può permettersi queste cure, lo sa», scrive la coalizione. «Invece si cerca la strada più facile e continuiamo ad assistere ad una cattiva gestione della sanità pubblica, in cui ognuno fa come gli pare, perché, come ha detto l'Assessore a difesa di un altro caso imbarazzante, esiste il "diritto di sbagliare", soprattutto se sei fuori servizio».
VdA Aperta sottolinea: «Non è in discussione se sia giusto salvare una gatta o se il responsabile dell'irregolarità sia un primario dell'ospedale, marito della senatrice, ma semmai se la strumentazione di un ospedale possa essere usata per scopi privati e per introdurre esseri viventi che nemmeno possono accedere in ospedale, oggi un gatto, domani un cane e dopo domani un vitello».
«Vi è la necessità - conclude la nota - di riprendere il controllo della sanità pubblica, valorizzando le eccellenze che ci sono e dando l’esempio nel rispettare le regole che riguardano tutti».
redazione