Votata una risoluzione che esprime solidarietà ai curdi e chiede al Governo italiano di intervenire per evitare la condanna a morte dell'attivista
All'unanimità il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha approvato una risoluzione per esprimere solidarietà al popolo curdo e la necessità di tutelare i diritti umani. La risoluzione è stata firmata da tutti i capigruppo e depositata in aula dal presidente del Consiglio, Alberto Bertin.
«Il popolo curdo, da sempre diviso tra Turchia, Siria, Iraq e Iran, merita tutta l'attenzione e la solidarietà del nostro Consiglio, che da sempre sostiene la necessità di salvaguardare le minoranze e l'affermazione dei propri diritti - ha evidenziato Alberto Bertin, illustrando il testo -. La vicenda di Pakhshan Azizi, detenuta nella prigione di Evin a Teheran e cui la Corte suprema iraniana ha recentemente confermato la condanna a morte sulla base dell'accusa di affiliazione a gruppi armati curdi fuorilegge, testimonia la condizione di grave incertezza in cui versano le donne e in generale gli esponenti curdi sotto il profilo del rispetto dei propri diritti umani Inoltre, la recente caduta del regime di Bashar al-Assad in Siria ha riacutizzato gli scontri armati nel nord del territorio siriano tra forze curde e fazioni sostenute dalla Turchia, che hanno causato diverse vittime, compresi i civili».
La risoluzione approvata esprime anche la ferma condanna nei confronti di qualsiasi azione militare in violazione delle norme di diritto internazionale, dei diritti umani, civili e politici e di tutela delle minoranze e allo stesso tempo invita il Governo italiano ad operarsi con le autorità iraniane per evitare la condanna a morte di Pakhshan Azizi.
E.G.