In Consiglio regionale trattata una interrogazione a risposta immediata di PCP
Il caso del medico che ha utilizzato le attrezzature dell'ospedale Parini per curare la gatta dopo una caduta è stato oggetto di discussione oggi in Consiglio Valle.
«È doveroso che venga fatta piena chiarezza su quanto accaduto, accertando eventuali responsabilità, al fine di garantire il rispetto delle regole e del corretto utilizzo delle risorse pubbliche», ha affermato l'assessore alla Sanità Carlo Marzi nel rispondere a una interrogazione a risposta immediata del gruppo Progetto Civico Progressista. Marzi ha poi confermato «la massima fiducia nella professionalità e nella dedizione di tutti gli operatori sanitari che ogni giorno lavorano con impegno per garantire i migliori servizi possibili alla comunità valdostana».
L'assessore ha poi confermato quanto effettuato dall'Azienda Usl dopo la segnalazione dell'accaduto. «L'Ausl ha trasmesso, nel suo ruolo a cui è chiamata in qualità di datore di lavoro, la segnalazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Aosta, chiedendo l’intervento in ordine a tutti i reati che l’Autorità giudiziaria competente riterrà di ravvisare nei fatti esposti e in quelli che saranno accertati nel corso delle indagini. Contestualmente, l’Azienda ha avviato le procedure interne con la segnalazione all’Ufficio provvedimenti disciplinari, che si è riunito il 10 febbraio, per avviare l'istruttoria di valutazione che è in corso».
Ancora Marzi: «Nel caso emergano elementi a supporto delle presunte violazioni, l’Ufficio procederà alla formale contestazione degli addebiti e alla convocazione dell’interessato per l'audizione in contraddittorio. Concluse l’audizione e l’analisi della documentazione, l’Ufficio Provvedimenti disciplinari stabilirà l'eventuale sanzione».
«Ringraziamo anche noi tutti gli operatori sanitari che assicurano un servizio alla popolazione - ha replicato la consigliera del gruppo PCP Minelli -. Abbiamo letto che l'organismo ha a disposizione 120 giorni per esaminare la questione: chiediamo che si solleciti la conclusione del procedimento in tempi rapidi e, nel caso ci fosse una sospensione del medico, ci si attivi fin d'ora per trovare una soluzione alternativa, perché questa vicenda non deve andare ulteriormente a scapito delle persone che sono in lista di attesa, anche per la radiologia, le risonanze e le tac».
M.C.