L'Ordine esprime stupore e sconcerto sulla vicenda: «la comunità medica valdostana non merita questa esposizione mediatica»
L'Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Valle d'Aosta interviene sul caso della gatta sottoposta a Tac all'ospedale Parini dal proprietario medico radiologo.
«La comunità medica valdostana esprime eccellenze in tutti i settori e non meritava un’esposizione mediatica di tale portata, specialmente in un momento di estrema difficoltà, in cui tutti i professionisti sanitari stanno operando con il loro massimo impegno», afferma l'Ordine esprimendo «stupore e sconcerto».
«Attualmente, sono in corso indagini da parte degli organi preposti per verificare l'eventuale violazione di regolamenti sanitari, protocolli di sicurezza e norme igieniche, fondamentali per prevenire contaminazioni - ricorda l'Ordine -. La presenza di animali in un ambiente ospedaliero, infatti, potrebbe rappresentare un rischio biologico, compromettendo gli standard di igiene e sicurezza previsti per la tutela dei pazienti. Per questo motivo, eventuali valutazioni di competenza dell’Ordine potranno essere espresse solo al termine di tali accertamenti».
Sulla vicenda «la polarizzazione delle posizioni, inoltre, non favorisce un confronto sereno e costruttivo tra organismi e autorità competenti per legge o per professionalità, né giova alla salute pubblica, alla fiducia dei cittadini e all’immagine della nostra Regione. Pur non disponendo ancora di tutti i dettagli della vicenda, l’Ordine - conclude la nota - qualora dovessero emergere responsabilità individuali, interverrà a tutela dei cittadini».
M.C.