AOSTA. Confagricoltura Valle d'Aosta e Arev annunciano il pieno sostegno al contestato disegno di legge n. 40 su lupo che questa settimana sarà discusso dal Consiglio regionale e che prevede la possibilità di abbattere gli esemplari giudicati pericolosi.
«In agricoltura la sostenibilità economica è legata alla sostenibilità ambientale», sottolinea il direttore regionale di Confagricoltura Ercole Zuccaro. «Dobbiamo evitare che si estinguano gli allevatori in montagna per paura degli attacchi dei lupi. Con i pericoli che ci sono attualmente - riprende - si corre il rischio di dove abbandonare talune zone di pascolo, a danno della biodiversità dei pascoli, senza contare che va salvaguardata anche la biodiversità degli animali che sono in grave pericolo per i continui attacchi dei lupi».
«Gli allevatori sono in prima linea, da sempre, per la difesa dei pascoli montani e per la salvaguardia dell’ambiente - aggiunge referente di Confagricoltura Valle d’Aosta Morena Danna -, ma dobbiamo permettere loro di lavorare in sicurezza, a vantaggio del territorio e di tutta la collettività. Per questo concordiamo sul disegno di legge regionale numero 40, che pone le basi per una coesistenza equilibrata tra attività agricola e lupi».
Anche secondo l'Associazione regionale degli allevatori valdostani il ddl lupo è necessario. Le polemiche "appaiono fuori luogo", afferma l'Arev parlando di "diffusione fuori controllo del lupo. Proprio le aree non vocate, quelle vicine ai villaggi e/o alpeggi sono quelle che destano maggior preoccupazione sia per i gravi danni economici causati dalla presenza del predatore agli allevamenti, sia per le conseguenze che questo squilibrio ambientale rischia di comportare come l’abbandono delle attività e delle zone rurali da parte dell’uomo".
Secondo l'associazione "non è più solo un problema di danneggiamenti, il proliferare incontrollato è un’emergenza generale. La legge non è ad esclusivo beneficio degli allevatori che sovente sono additati come gli unici beneficiari, ma viene incontro ad una preoccupazione diffusa su gran parte della popolazione che vive o frequenta la campagna".
"Comunque - afferma ancora l'associazione - gli allevatori sono aperti a sostenere le proposte di qualsiasi forza politica che sia in grado di proporre argomenti a sostegno del settore per garantire allo stesso un futuro in grado di avere equilibrio economico e ricadute positive sul territorio del quale tutte le categorie economiche e sociali beneficiano. I lupi, anche vicino e persino dentro i centri abitati, sono divenuti più ‘confidenti’ e quindi a rischio non vi è solo l’incolumità degli animali".
E.G.