La Carovana dei Ghiacciai ai piedi del Monte Bianco per parlare del clima che sta facendo scomparire i ghiacciai delle Alpi
COURMAYEUR. E' partita dalla Valle d'Aosta la Carovana dei Ghiacciai, iniziativa organizzata da Legambiente per puntare l'attenzione sulla salute dei ghiacciai delle Alpi e sui cambiamenti climatici che li stanno facendo scomparire.
Il ghiacciaio del Miage, con i suoi 11km2 di superficie ai piedi del Monte Bianco, è stato scelto come tappa iniziale della Carovana perché simboleggia bene gli effetti che i mutamenti del clima stanno causando anche a quote alte.
"Il ghiacciaio del Miage - dice Vanda Bonardo, responsabile Legambiente Alpi - è il più himalaiano dei ghiacciai italiani, perché copre un dislivello altimetrico che va dalla cima del Monte Bianco fino alla Val Veny, a pochi passi dalla strada carrozzabile. Con questo particolare ghiacciaio abbiamo iniziato il nostro racconto sullo stato di salute dei ghiacciai alpini italiani, perché i cambiamenti che ha subito sono molto peculiari rispetto ad altri che stanno sparendo".
I dati del monitoraggio condotti dall'associazione e diffusi oggi rendono bene l'idea di ciò che sta accadendo: il Miage non arretra, ma collassa. Dagli anni Novanta ad oggi la massa sul settore frontale si è abbassata di trenta metri, quindi ogni anno è sprofondata mediamente di un metro. La falesia sull'omonimo lago è arretrata di dieci metri e la conca dello specchio d'acqua, al momento vuota, si sta spostando verso valle. Le morene laterali, a causa del ghiaccio instabile, stanno anch'esse collassando causando delle spaccature.
ghiacciaio e lago Miage nel 2014
ghiacciaio e lago Miage nel 1996
Un altro segnale della criticità dei cambiamenti è dato dai detriti che coprono il ghiacciaio e che aiutano a preservarlo dalla fusione. Il ghiacciaio da bianco può essere adesso classificato come nero. "Alcune decine di anni fa - spiega Vanda Bonardo - era di colore bianco e ora è diventato nero a causa dell’enorme accumulo di detriti. Il Miage forse non scomparirà così velocemente come altri, ma le modifiche che sta subendo a vista d’occhio sono sconvolgenti tanto da renderlo irriconoscibile rispetto a quel che era fino a poco tempo fa".
"I ghiacciai - continua la responsabile di Legambiente Alpi - sono termometri sensibili del cambiamento climatico in atto e l’attuale stato di salute dei ghiacciai alpini ci segnala l’urgenza di politiche efficaci contro l’emergenza climatica".
La Carovana dei Ghiacciai proseguirà nei prossimi giorni il suo viaggio attraverso le Alpi. Dal 19 al 22 agosto sarà sui ghiacciai del Monte Rosa, versanete Piemontese.
Clara Rossi