"Se i prezzi sono stracciati, la contropartita starebbe nella qualità dei prodotti"
AOSTA. Sono in aumento i negozi da parrucchiere aperti o gestiti da cittadini cinesi in Valle d'Aosta e in tutta Italia.
A livello nazionale, dice la Federconsumatori, i negozi sono 3.400 (inclusi centri massaggi e saloni di estetica) con un aumento del 34% tra 2012 e 2013; sono aperti sette giorni su sette, festivi compresi, e offrono prezzi inferiori alle tariffe normali. "Fate molta attenzione", avverte però Federconsumatori citando le peoccupazioni dei dermatologi, perché "se i prezzi che applicano sono stracciati, la contropartita starebbe nella qualità dei prodotti utilizzati, potenziali cause di problemi medici".
Fabio Rinaldi, presidente dell'International Hair Research Foundation e docente alla Sorbona di Parigi, spiega: "saranno tre o quattro mesi che stiamo assistendo a un incremento esponenziale di pazienti che vengono da noi in studio dopo aver fatto un trattamento con cosmetici, soprattutto tinture e permanenti, riscontrando in seguito delle reazioni infiammatorie". In gran parte sono sintomi che leggeri, pruriti e arrossamento della pelle, che comunque devono essere curati per evitare problemi più gravi come l'alopecia cicatriziale e perdita di capelli.
I rischi, secondo il medico italiano che insegna in Francia, si devono estendere anche ad altre pratiche estetiche, come la manicure e soprattutto la manicure etnica.
"Naturalmente non si deve generalizzare - conclude Rinaldi - ma quanto meno si consiglia di prestare attenzione innanzitutto alle condizioni igieniche del negozio e alla preparazione del personale, per poi sincerarsi che gli attrezzi utilizzati per tagliare i capelli o sistemare le unghie siano stati opportunamente sterilizzati con gli appositi apparecchi. Altra cosa fondamentale è farsi mostrare la lista dei prodotti disponibili perché, per esempio, alcuni potrebbero non essere a norma CE".
E.G.