In Italia 6,1 casi di sieropositività ogni centomila residenti . Più alta l'incidenza tra gli stranieri
AOSTA. Nel 2014 in Italia 3.695 persone hanno scoperto di essere HIV positive, un'incidenza pari a 6,1 nuovi casi di sieropositività ogni centomila residenti. In Valle d'Aosta l'incidenza è del 5,5 a fronte di punte massime di 8,1 e 8 registrate in Lombardia ed Emilia Romagna e minime di 1,8 e 2,3 di Calabria e Basilicata.
In Italia è stabile il numero di nuove infezioni da HIV, come pure quello dei casi di Aids; il virus colpisce più gli uomini delle donne e i giovani tra i 25 e i 29 anni. Le modalità di trasmissione sono rappresentate nell'84% dei casi da rapporti sessuali senza preservativo sia tra eterosessuali sia tra maschi che fanno sesso con maschi e la maggior parte dei pazienti (9 su 10) è seguita presso i centri clinici di malattie infettive ed è sottoposta a terapia antiretrovirale. È quanto emerge dalla fotografia scattata dal Centro Operativo Aids (COA) dell'Istituto Superiore di Sanità che ha pubblicato i dati sull'aggiornamento dei due flussi di sorveglianza in occasione della Giornata mondiale di lotta all'Aids.
La malattia
Il virus colpisce prevalentemente gli uomini. Questi rappresentano ben il 79,6% dei casi nel 2014, mentre continua a diminuire l'incidenza delle nuove diagnosi nelle donne. L'età media per i primi è di 39 anni, per le donne di 36 anni. Quanto alla fascia di età maggiormente colpita, è risultata essere quella delle persone di 25-29 anni (15,6 nuovi casi ogni 100.000 residenti). La maggioranza delle nuove diagnosi di infezione da HIV è attribuibile a rapporti sessuali senza preservativo, che costituiscono l’84,1% di tutte le segnalazioni (maschi che fanno sesso con maschi: 40,9%; eterosessuali maschi: 26,3%; eterosessuali femmine 16,9%).
Stranieri
Il 27,1% delle persone diagnosticate come HIV positive è di nazionalità straniera. Più in dettaglio, nel 2014, l’incidenza è stata di 4,7 nuovi casi ogni 100.000 tra italiani residenti e di 19,2 nuovi casi ogni 100.000 tra stranieri residenti. Le incidenze più elevate tra stranieri sono state osservate in Lazio, Campania, Sicilia, Molise e Valle d'Aosta. Tra gli stranieri, la quota maggiore di casi è costituita da eterosessuali femmine (36%), seguita dal 27% di eterosessuali maschi, mentre tra gli italiani la proporzione maggiore è quella dei maschi che fanno sesso con maschi (49%), seguita dal 26% di eterosessuali maschi.
Clara Rossi