L'intenzione è di rendere il programma di diagnosi precoce più efficente e meno costoso
AOSTA. Nuove linee guide sono state approvate per gli screening per la diagnosi precoce dei tumori al seno ed alla cervice uterina in Valle d'Aosta. Il via libera è arrivato oggi da parte della giunta regionale e sarà l'Azienda Usl a dover trasmettere all'assessorato regionale della Sanità il piano di attuazione entro il 30 giugno 2016.
Le novità sono state introdotte con l'obiettivo di effettuare un programma di screening più efficiente e meno costoso. Per quanto riguarda il tumore alla cervice uterina, lo screening si rivolge a donne dai 30 ai 64 anni con "round" quinquennali e riguarderà il dna di Hpv oncogeni, un metodo che studi internazionali hanno rivelato essere più efficace rispetto agli esami basati sulla citologia effettuati ogni tre anni. Questi ultimi continueranno ad essere utilizzati solo per le giovani donne tra i 25 ed i 30 anni con un conseguente risparmio sia sotto l'aspetto dell'organizzazione che sotto quello dei prelievi e delle analisi di laboratorio.
«La diagnosi precoce del carcinoma della cervice uterina - spiega in particolare l'assessore regionale alla Sanità, Salute e Politiche sociali Antonio Fosson - il cui approccio clinico-diagnostico attuale, che ha sempre previsto il pap test come test primario, sarà sostituito dal nuovo test “HPV DNA”, attraverso un semplice prelievo del sangue a cui farà seguito una particolare ricerca genetica».
Le nuove disposizioni per la diagnosi precoce del carcinoma alla mammella invece prevedono screening annuali per le donne dai 45 ai 49 anni e biennali per la fascia di età 70-74 anni. Inoltre si prevede il prolungamento del "follow up" delle donne operate per carcinoma al seno dai 5 ai 10 anni.
"La modifica proposta al programma generale permette di raggiungere gli obiettivi prefissati di appropriatezza delle prestazioni e miglioramento ulteriore degli indicatori sulla qualità della terapia".
Marco Camilli
