L'ok dopo gli incontri a Roma tra le Regioni. L'assessore: "necessario che Speciali partecipino al riparto delle risorse"
AOSTA. L'assessore regionale alla Sanità, Laurent Viérin, ha espresso "grande soddisfazione per la tanto attesa approvazione delle nuove prestazioni sanitarie, che potranno finalmente dare risposte all'avanguardia ai bisogni di salute e di assistenza dei cittadini. Un importante provvedimento legislativo che aggiorna, integra e attualizza le prestazioni da erogare da parte del sistema sanitario pubblico.". Il via libera è arrivato a seguito dei diversi incontri che si sono svolti nei giorni scorsi a Roma tra le Regioni e con lo Stato.
Gli assessori alla Sanità di tutta Italia in particolare hanno ragionato su criteri e regole della mobilità interregionale, di vaccini e dei Livelli essenziali di assistenza (Lea).
Laurent Viérin riferisce quanto avvenuto negli incontri a Roma. "Nell'attesa - dice - che oltre agli 800 milioni di euro già stanziati ci sia una ulteriore attenzione, sollecitata da parte delle Regioni al Governo abbiamo ribadito l'assoluta necessità, attraverso un'importante sinergia con i colleghi delle Autonomie, che anche le Regioni a Statuto speciale e le Province Autonome partecipino effettivamente, e non solo figurativamente, al riparto delle risorse statali finanziarie aggiuntive, al pari delle altre, per poter beneficiare, al di là degli investimenti che già fanno sul settore, delle risorse aggiuntive. E siamo molto soddisfatti - continua l'assessore - che queste istanze siano state inserite nel documento di sintesi approvato da tutte le Regioni, che farà parte della trattativa con lo Stato".
"Crediamo - aggiunge Viérin - sia fondamentale per le realtà autonome come la nostra, al di là di sviluppare importanti alleanze tra Regioni, a cui stiamo lavorando per esempio sugli accordi di confine, fare rete con le Autonomie per formulare istanze comuni da sottoporre all'attenzione del Governo, ma ancora di più "costruire sistema" attorno a tematiche comuni per far crescere i nostri sistemi regionali, generando anche confronto e scambi di esperienze".
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