La scorsa estate ha preso il via l’ambizioso progetto sportivo per la rifondazione dell’Aosta Calcio 1911. L’obiettivo annunciato, decisamente ambizioso, è quello di riportare la squadra tra i professionisti.
Dopo le vicende che oltre 20 anni fa portarono al fallimento e alla chiusura della società denominata Unione Sportiva Aosta 1911, la Val d’Aosta è finalmente tornata ad avere una propria squadra di calcio. La rinascita del club di rappresentanza del capoluogo valdostano è stata annunciata lo scorso 21 luglio 2021 dal presidente Paolo Laurencet, commercialista eletto come consigliere al Comune di Aosta per Forza Italia.
La storia dell’Unione Sportiva Aosta 1911
La nuova associazione calcistica valdostana rinasce con l’obiettivo di riprendere il percorso dell’Unione Sportiva Aosta 1911. Percorso che fu interrotto nel 1998, quando la squadra – a causa di un grave dissesto finanziario – era finita a giocare in Eccellenza dopo aver militato per numerose stagioni nei campionati di calcio professionistico.
La vecchia società calcistica aostana, costituita nel 1911, nacque però ufficialmente nel 1929, anno in cui venne affiliata alla FIGC con il nome di Associazione Calcio Aosta prima e Associazione Sportiva Aosta poi. La denominazione fu cambiata in Unione Sportiva Aosta nel 1941, quando il club raggiunse il primo traguardo importante della sua storia: la promozione in Serie C (campionato che, a quei tempi, era paragonabile agli odierni interregionali).
La prima e unica consacrazione al calcio professionistico avvenne nella stagione 1990/91, quando i rossoneri salirono in C2 guadagnandosi anche il titolo di Vicecampione d'Italia Interregionale. Il dissesto finanziario in cui versava la società, tuttavia, nel 1995 causò ancora la retrocessione tra i dilettanti. A causa del mancato pagamento dei debiti accumulati, l’Unione Sportiva Aosta venne definitivamente smantellata nel 1998.
I valdostani e il calcio: risboccerà l’amore?
La speranza più grande del presidente, degli atleti e dei collaboratori della neonata squadra di calcio è quella di riaccendere la fiammella della passione per questo sport nel cuore dei tifosi valdostani. Il calcio, del resto, non ha mai goduto di grande seguito nella regione più piccola d’Italia, fatta di valli, montagne e boschi, dove allo sport nazionalpopolare per eccellenza si preferiscono forse gli sport estremi.
Non è un segreto che le cose vadano diversamente nel resto del Paese, dove tifare per la Nazionale o per la squadra di calcio del cuore è uno dei passatempi più praticati. L’amore degli Italiani per il gioco del pallone unisce il Nord e il sud dello Stivale, e si riflette anche sulle scommesse sportive. È il calcio, infatti, a farla da padrone nei palinsesti degli operatori leader del betting, che offrono quote calcio in tempo reale e sempre aggiornate, permettendo di rimanere sempre al corrente dell’andamento del campionato e del riscontro delle puntate fatte. Il tutto, poi, arricchito dalla semplicità dell’interfaccia del sito, resa molto intuitiva anche per i giocatori che si vogliono approcciare a questo mondo per la prima volta, facilitando la navigazione per le partite in diretta, le competizione e la scelta delle squadre su cui puntare.
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Il calcio in Valle d’Aosta: un’opportunità di business?
Alla luce di quanto detto, non c’è da stupirsi di sapere che il giro d’affari delle scommesse legate al mondo del pallone in Italia generi ricavi per addirittura 8 miliardi di euro. Trattandosi dello sport nazionale, il calcio attrae investimenti e risorse da sponsor e grandi società.
La possibilità di ospitare tornei maggiori o minori contribuisce a generare una parte consistente della raccolta. Con la rifondazione della propria squadra calcistica, Aosta potrebbe iniziare ad attirare nuovi interessi e investitori, e a uscire da quella sorta di isolamento in cui si trova al momento. Per farlo, occorrerà raccogliere successi sul campo che possano richiamare i tifosi, gli sponsor e i partner finanziari.
Conclusioni
L’Unione Sportiva Aosta, la squadra valdostana di calcio più importante di sempre, è pronta a risorgere dalle proprie ceneri. L’obiettivo, annunciato dal presidente Laurencet, è quello di tornare a giocare negli stadi italiani di calcio professionistico, riprendendo il percorso bruscamente interrotto più di 20 anni fa.