La regione più piccola d'Italia ha scritto una pagina storica dello sport nazionale grazie al bronzo conquistato ieri, domenica, da Francesco De Fabiani e Federico Pellegrino nella Team Sprint in tecnica classica ai Campionati Mondiali di Fondo di Seefeld (Austria).
Sul podio nelle ultime due edizioni – Falun 2015, bronzo, e Lahti 2017 , argento – Federico Pellegrino aggiunge un'altra medaglia iridata alla collezione (la quinta complessiva); per Francesco De Fabiani, che ha rinunciato alla Skiathlon per concentrarsi sulla gara odierna, è il primo podio in carriera a Campionati Mondiali. Dagli Sci club valdostani – Saint-Barthélemy per il poliziotto; Gressoney MR per l'alpino – Pellegrino e De Fabiani sono transitati dalla squadra Asiva, poi proiettati in azzurro fino a raccogliere risultati e medaglie nelle massime rassegne mondiali.
Francesco De Fabiani (Cse) in prima frazione, Federico Pellegrino (Fiamme Oro) in seconda, hanno condotto una gara sempre nelle posizioni di avanguardia, sempre oscillanti tra la terza e quarta piazza ai passaggi di testimone. L'ultimo dei sei giri si rivela tattico e nella curva dell'ultima salita il gruppetto si ricompatta: tutti si fermano, fanno surplace, e aspettano il candidato ad accendere le polveri. A dare il via alla bagarre è il russo Alexander Bolshunov; Pellegrino attende ancora un attimo, solo per prendere le code del norvegese Johannes Hoesflot Klaebo. Bolshunov con incollato Klaebo scava un piccolo divario; poi ci sono Pellegrino e lo svedese Calle Halfvarsson a giocarsi la terza piazza. I due inseguitori non riescono a rientrale sulla coppia di testa, che presto diventa un uomo unico al comando: Klaebo fa la differenza e mette metri tra sé e il russo. La vittoria va alla Norvegia (Emile Iversen - Johannes Klaebo; 18'49”86) davanti alla Russia (Gleb Retivykh – Alexander Bolshunov; a 1”88), con l'Italia che chiude terza (Francesco De Fabiani – Federico Pellegrino; 18'53”89; a 4”03) e quarta la Svezia (Oskar Svensson – Calle Halfvarsson; a 4”73).
Sfortunata la prova al femminile, con Greta Laurent (Fiamme Gialle) che è vittima di una caduta in semifinale, chiudendo al quinto posto la propria batteria di qualifica, fallendo l'accesso alle dieci finaliste, beffata dalla Bielorussia per cinque secondi per il crono che ha premiato le ragazze dell'Est come lucky looser. Greta Laurent e Lucia Scardoni chiudono così all'11° posto nella gara vinta dalla Svezia (Stina Nilsson – Maja Dahlqvist; 15'14”93) davanti alla Slovenia (Katja Visnar – Anamarija Lampic; a 37/100) e alla Norvegia (Ingvild Flugstad Oestberg – Maiken Caspersen Falla; a 6/10).
redazione