Decisive le prossime 72 ore. Intanto sono state evacuate 75 persone dalle zone della Val Ferret a rischio
COURMAYEUR. Sono state completate questa mattina le operazioni di evacuazione della Val Ferret dopo l'innalzamento del livello di allarme per possibili crolli dal ghiacciaio Planpincieux.
"Sono state evacuate circa 75 persone, di cui 15 residenti. Al momento nessuno si è rivolto alla struttura di accoglienza della Croce Rossa al palazzetto dello sport", ha segnalato il sindaco Miserocchi spiegando in conferenza stampa oggi pomeriggio che tutti hanno trovato autonomamente una soluzione alternativa in cui alloggiare per il tempo necessario.
Il piano di evacuazione è scattato dopo che le strutture che monitorano continuamente il Planpincieux hanno individuato una profonda frattura con uno "sviluppo repentino" di una grossa porzione stimata in circa 500.000 metri cubi che sta scivolando più velocemente rispetto al resto della massa, arrivando anche a spostarsi di 1 metro al giorno. Le persone presenti nelle zona rossa (direttamente coinvolta da un eventuale crollo) e nella zona gialla (coinvolta dall'effetto aerosol che il crollo provocherebbe) sono state quindi allontanate in via precauzionale fino a quando la situazione non si stabilizzerà.
Già lo scorso autunno il ghiacciaio aveva fatto salire il livello di allerta. "Rispetto agli scenari che si erano presentati lo scorso novembre - ha spiegato il sindaco -, le porzioni A e B più attenzionate sono già cadute a valle con crolli parziali di 10/20mila metri cubi, per un totale di circa 176 mq".
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Situazione preoccupante
Quella attuale è una situazione "particolarmente preoccupante", ha detto il dirigente regionale Valerio Segor della struttura Assetto idrogeologico dei bacini montani. "La questione non è tanto la velocità di questa parte del ghiacciaio, ma l'alternanza di temperatura: ha fatto molto caldo negli ultimi giorni di luglio e i primi giorni di agosto, poi ha fatto molto freddo e ha nevicato e adesso c'è di nuovo un innalzamento della temperatura che proseguirà per qualche giornata. Questa situazione è molto pericolosa per il nostro ghiacciaio".
Il rischio di un crollo improvviso è dovuto al fatto che il Planpincieux è un "ghiacciaio temperato" che scivola su di uno strato di acqua che agisce come un lubrificante, facilitandone lo scivolamento. Gli sbalzi di temperatura provocano fratture nel corpo del ghiacciaio e dinamiche che possono causare crolli repentini.
La frattura su cui è puntata in questo momento l'attenzione arriverebbe quasi fino alla base del ghiacciaio, ha spiegato il glaciologo di Montagna Sicura: la porzione di mezzo milione di metri cubi è quindi slegata dal resto e di conseguenza le velocità di spostamento calcolato dai sistemi di monitoraggio è più elevata rispetto al resto del ghiacciaio a monte.
Le prossime 72 ore saranno cruciali. Si stima che entro i prossimi 3 giorni la porzione instabile o crollerà oppure si stabilizzerà.
Elena Giovinazzo