Classe '26, Giovanni Minellono era originario del milanese. L'Anpi: umiltà lo ha accompagnato tutta la vita, anche quando questa gli ha finalmente sorriso
È scomparso all'età di 98 anni "Fulmine", all'anagrafe Giovanni Minellono, partigiano che partecipò anche alla "battaglia di Cogne" del 2 novembre 1944.
Minellono era nato a Sedriano, in provincia di Milano. L'Anpi Valle d'Aosta ne ricorda l'infanzia difficile: la morte del padre in guerra, il trasferimento a Gressan, la morte della madre. A 14 anni fu assunto allo stabilimento Cogne. Nell'aprile '44 rifiutò la chiamata alle armi e si unì ai partigiani del Morion. «Lì, ai piedi della Becca di Nona, c'era una banda partigiana comandata da Giulio Ourlaz Dulo e a Giovanni fu assegnato il nome di battaglia Fulmine visto che era un ragazzo agile e veloce. Nell'estate del 1944 - ricorda sempre l'Anpi - Fulmine e la sua banda si spostarono a Cogne usando il trenino del Drinc e in quel luogo Fulmine conobbe Franz Elter e i suoi figli, Giulio Dolchi e tantissimi personaggi che poi hanno fatto la storia del nostro Paese. Conobbe anche il dolore della perdita dei compagni come Giorgio Elter e Aurora Vuillerminaz e il 2 novembre partecipò allo scontro con i nazi-fascisti durante la battaglia di Cogne. La superiorità numerica e di armi spinse il comandante Plik, Giuseppe Ferdinando Cavagnet, alla ritirata verso la Francia. Ricordava con tristezza quella traversata durata 4 giorni e l'arrivo in Val d'Isère, dove naturalmente furono accolti come prigionieri di guerra fino alla Liberazione».
L'Associazione Nazionale Partigiani Italiani sottolinea l'umiltà «che lo ha accompagnato tutta la vita, anche quando questa gli ha finalmente sorriso: l'amore per Clara, conosciuta in una sala da ballo; i loro due figli, Sergio e Stefano; l'impresa di pulizie creata e gestita insieme e i loro adorati nipoti».
M.C.