Non piace il tentativo di accordo con la Lega. "Progetto originario di Alpe è definitivamente affossato"
AOSTA. E' frattura all'interno del movimento politico Alpe sulla linea da seguire nelle consultazioni per la formazione della maggioranza in Regione. Dopo il direttivo di giovedì, i consiglieri che rappresentano il Galletto in consiglio comunale ad Aosta Loris Sartore, Giuliana Lamastra e Paolo Fedi annunciano l'uscita dal movimento e invitano tutti coloro che condividono la loro posizione «a sostenerla».
«Il Direttivo di Alpe», affermano, ha «deciso di proseguire l'intesa tra Alpe, Mouv, SA+PNV+AC ricercando un accordo con la Lega-Salvini pur con un'apertura ad altre forze per la formazione di un governo regionale». Questo orientamento «sancisce la fine del progetto politico originario di Alpe, rimasto incompiuto ed a questo punto definitivamente affossato».
Il gruppo comunale non soltanto «non condivide tale scelta», ma la giudica «un grave errore politico in quanto la Lega rappresenta l'antitesi del pensiero politico e dei principi a cui si è sempre ispirata la nostra azione politica e amministrativa» per le sue «posizioni razziste, omofobe e intolleranti nei confronti dei più deboli, degli emarginati e degli sfruttati. Non abbiamo nulla a spartire con loro - aggiungono i tre consiglieri comunali - e con quelle forze di questa eventuale futura coalizione che hanno contribuito allo sfascio della Valle d'Aosta avendo sostenuto il sistema marcio e corrotto retto dall'Union Valdôtaine».
La soluzione, dicono, va cercata in un «progetto politico di medio-lungo respiro che veda la costruzione di un percorso con altre forze politiche che condividono una prospettiva ed una visione non solo amministrativa ma dei valori espressi dalla propria gente, dal proprio territorio» in un'ottica «autonomista, progressista e di sinistra».
E.G.