Il Comune capoluogo ha definito importi e modalità di richiesta del sostegno per acquistare alimenti e generi di prima necessità
AOSTA. La Giunta comunale di Aosta ha stabilito le modalità di erogazione degli aiuti per la fornitura dei generi alimentari e dei prodotti di prima necessità alle famiglie che si trovano in difficoltà economica a causa dell'emergenza sanitaria Coronavirus.
Al capoluogo valdostano sono assegnati fondi statali per 180mila euro da distribuire ai "nuovi poveri". Gli importi variano in base alla composizione del nucleo familiare: 150 euro per i single, 250 euro per i nuclei con due componenti, 350 euro per nuclei con tre o più componenti. Alle famiglie con neonati o bambini di età inferiore ai 3 anni saranno assegnati ulteriori 100 euro. Inoltre gli importi saranno aumentati inoltre di 25 euro per ogni studente a carico e di 50 euro per celiaci o componenti con altre allergie comprovate.
Il sostegno economico non sarà erogato sotto forma di buono spesa bensì con l'acquisizione diretta e la consegna dei generi alimentari e dei prodotti di prima necessità ordinati telefonicamente.
Chi sono i beneficiari
I beneficiari sono prioritariamente i residenti che non usufruiscono già di altre forme di sostegno come reddito di Cittadinanza, Rei, Naspi, Sgate, indennità di mobilità, cassa integrazione guadagni, contributo affitti e altre forme di sostegno erogate dal Comune o dalla Regione.
Come si richiede il bonus
Per poter accedere alla misura è necessario telefonare al numero 0165-300.260 (attivo dalle ore 9 alle ore 12 dal lunedì al venerdì) dichiarando la propria situazione familiare al personale dei servizi sociali comunali che prenderanno in carico la richiesta e valuteranno la domanda.
«L'Amministrazione comunale - commenta l'assessore alle Politiche sociali, Luca Girasole - si è mossa da subito per attivare un servizio e renderlo operativo in pochissimo tempo, dando una risposta ai cittadini, anche attraverso l'anticipo delle somme in attesa che i finanziamenti arrivino da Roma, proprio per renderle immediatamente disponibili a chi ne ha bisogno. Stiamo anche valutando di aumentare le postazioni per raccogliere più telefonate sulla base del personale disponibile».
Elena Giovinazzo