Il sindaco Centoz: vedremo se lo Stato assegnerà altre somme oppure se riusciremo a recuperarne noi in altra forma
AOSTA. Sono stati distribuiti nel fine settimana alle famiglie di Aosta i primi rifornimenti di alimentari e generi di prima necessità pagati con i "buoni spesa" erogati dallo Stato come forma di sostegno a chi si trova in difficoltà economica a causa dell'emergenza Coronavirus.
Il Comune di Aosta in pochi giorni ha stabilito i criteri di assegnazione dei fondi sulla base del numero dei componenti del nucleo famigliare e della presenza di minori o allergie. Almeno 30 domande sono state già accolte, fa sapere il sindaco Fulvio Centoz.
Per richiedere il bonus chi si trova in stato di indigenza o in difficoltà economica deve mettersi in contatto con i servizi sociali i quali verificano la domanda e in breve tempo valutano se accoglierla o meno. La persona viene poi ricontattata dalle cooperative che lavorano per il Comune per elencare cosa acquistare.
Non è necessario spendere l'intera somma in una unica volta. «Per il credito residuo - spiega il sindaco - basta richiamare la cooperativa che si è occupata della spesa visto che già è stato verificato che la famiglia ne aveva diritto». Per avere contezza del credito rimasto è possibile chiedere una copia dello scontrino. Quello originale invece viene consegnato dalle cooperative al Comune che deve rendicontare le operazioni.
«La somma è una tantum», aggiunge ancora il sindaco Fulvio Centoz spiegando che la sua amministrazione sta valutando se c'è la possibilità di rimpinguare il fondo finanziato dallo Stato con risorse comunale. «Vedremo se lo Stato assegnerà altre somme oppure se riusciremo a recuperarne noi in altra forma», dice.
M.C.