Pronto il documento #AostaRiparte, le linee guida per la ripartenza post lockdown

Venti pagine di proposte focalizzate su attività produttive, mobilità e servizi per bambini e ragazzi

 

AostaAOSTA. "COVivre", cioè vivere e convivere con il Covid-19: questa la necessità alla base del documento #AostaRiparte elaborato da un gruppo di lavoro incaricato di definire un progetto per la ripartenza della città di Aosta alla luce della nuova realtà portata dalla pandemia.

Si tratta di un documento open, aperto ad idee e suggerimenti anche da parte dei cittadini e che la Giunta comunale ha esamianto, che mette nero su bianco in 20 pagine alcune linee guida partendo dal presupposto che a causa della pandemia "vanno ripensati gli obiettivi strategici e funzionali dell'Ente". L'idea è quindi quella di ridefinire alcune programmazioni per preparare la città e i servizi offerti ai suoi cittadini, specialmente quelli più giovani, alla convivenza con il virus. 

Sono tre le macroaree individuate dal progetto, a partire dalla necessità di supportare le attività produttive danneggiate direttamente o indirettamente dalla pandemia e che dovranno affrontare una crisi con ripercussioni a lungo termine. "Esigenza primaria dunque di una Città capoluogo come Aosta che ha lavorato tanto, negli ultimi anni, per aumentare l’attrattività turistico/commerciale, è quella di aiutare le piccole attività produttive, la base del proprio tessuto economico a ripartire immediatamente", si legge nel documento. Un concetto che in parte si è già concretizzato in questi giorni con la delibera della Giunta comunale per l'ampliamento dei dehors e per l'occupazione del suolo pubblico. Le proposte aggiuntive riguardano riduzioni o esenzioni per alcuni tributi comunali come Tari e Imu e destinare alle attività alberghiere ed extralberghiere dei proventi dell'imposta di soggiorno. Riguarda sempre il turismo l'ipotesi di attivare iniziative commerciali e di intrattenimento itineranti e "drive in".

Una seconda macroarea interessa la mobilità e ripropone progetti di cui si discute da anni: pedonalizzare l'Arco d'Augusto (ma solo dopo la realizzazione delle rotatorie che ancora mancano) e tenere le automobili lontane dal centro città aumentando il costo dei parcheggi su strada, abbassando le tariffe dei parcheggi periferici coperti e introducendo "zone 30", cioè con limite di velocità a 30 km/h per esempio in via Torino e via Festaz, eventualmente anche via XXVI Febbraio e poi in via Conte Crotti e viale della Pace.

La terza macroarea individuata dal documento riguarda i centri estivi per bambini e ragazzi dai 3 ai 12 anni. "Le proposte e indicazioni per lo svolgimento in sicurezza dei Centri Ludico Sportivi, formulata dall’ATI concessionaria del servizio per conto del Comune, comporteranno una attenta riorganizzazione delle attività in piccoli gruppi" è scritto nel documento, "con una puntuale ricerca degli spazi più idonei e sicuri, privilegiando quelli esterni, un triage all’ingresso per individuare eventuali sintomi, con un’attenzione particolare agli aspetti igienici e di sanificazione. Alla base, per il concessionario, sarà importante stabilire un vero e proprio patto di fiducia e responsabilizzazione con le famiglie, che coniughi le esigenze di conciliazione e di graduale ripresa della socialità dei bambini, con la piena e condivisa consapevolezza dell’impossibilità di azzerare del tutto i rischi, che vanno ridotti al minimo".

Tra le altre linee guida del progetto ci sono servizi educativi a domicilio per bambini e ragazzi dai 6 mesi ai 12 anni, operatori di quartiere per presidiare il territorio ed attività ricreative e sportive per giovani e famiglie caratterizzate da costi "bassi e fissi".

 

Clara Rossi

 

 

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