L'iniziativa presentata dal gruppo Lega VdA è stata modificata per dare spazio anche alle vittime palestinesi dell'escalation di violenza dopo gli attacchi terroristici di Hamas
Un lavoro di preparazione e delicata limatura, una serie di premesse per escludere possibili malintesi, poi l'ordine del giorno "Con Israele, con il popolo Palestinese, con la democrazia e per la pace" proposto dal gruppo di minoranza Lega VDA - Autonomia e Libertà viene approvato dal Consiglio comunale di Aosta.
L'argomento è tanto di attualità quanto spinoso. L'iniziativa approvata dall'aula è frutto di alcune modifiche rispetto alla versione originale, a partire dal titolo che non conteneva riferimenti al popolo Palestinese.
Con questo odg il consiglio comunale di Aosta ricorda l'attacco del 7 ottobre scatenato dai terroristi di Hamas in Israele e la conseguente rappresaglia israeliana che hanno causato "migliaia di vittime civili su entrambi i fronti" (nella prima versione dell'ordine del giorno la rappresaglia israeliana non era citata) secondo un bilancio che "è destinato purtroppo ad aumentare". E poi la "recrudescenza di violenza che ne è conseguita alimentata da una polarizzazione pericolosa delle superpotenze nell'uno e nell'altro fronte" (anche questo un altro passaggio inizialmente non contenuto dell'odg). Viene anche sottolineata anche la condanna del governo italiano contro l'azione di Hamas e la dichiarazione sul "diritto di Israele a esistere e a difendersi", nonché le parole di Papa Francesco sul fatto che "la guerra sempre è una sconfitta, è una distruzione della fraternità umana".
In questo difficile contesto, il consiglio comunale di Aosta vota per "condannare fermamente l’attacco ai danni di Israele da parte dell'organizzazione terroristica islamica Hamas" e per impegnare il presidente del Consiglio comunale a "trasmettere il seguente Ordine del Giorno all'Ambasciatore israeliano in Italia e ai Parlamentari valdostani con l'obiettivo di farsi parte attiva in ogni sede per sostenere l’auspicato processo di pace e con l’obiettivo finale di giungere alla soluzione “Due popoli e due Stati” che convivano nella sicurezza reciproca". In origine, l'ordine del giorno citava il processo di pace e "il diritto dello Stato di Israele a esistere e a difendersi".
M.C.