Nella piana di Aosta indagini geognostiche per individuare acqua sotterranea da poter sfruttare
La Regione autonoma Valle d'Aosta ha stanziato nei giorni scorsi poco più di 473mila euro per compiere un sondaggio geognostico profondo nell'area del Montfleury, ad Aosta. L'obiettivo è trovare nuove risorse idriche da poter sfruttare.
Il progetto esecutivo approvato fa seguito alla necessità, emersa dopo i problemi di carenza idrica che nel recente passato hanno interessato anche la Valle d'Aosta, di studiare le condizioni idrogeologiche della piana di Aosta e quindi conoscere se sono presenti altri corpi acquiferi al di sotto della falda libera.
La piana di Aosta è già stata analizzata e sondata, dunque il lavoro non parte da zero. Oltre al lavoro svolto in passato, tra febbraio e marzo la Struttura attività geologiche insieme all'Arpa si è occupata di svolgere una campagna di indagini geofisiche nel capoluogo e nei comuni limitrofi. Effettuando ulteriori carotaggi verticali fino a superare gli strati di depositi del Quaternario si spera di acquisire nuove informazioni e dunque scoprire se sono presenti nuove risorse idriche utilizzabili.
Una simile attività di indagine geognostica riguarda la piana di Saint-Vincent, la seconda più abitata dopo quella del capoluogo valdostano.
Elena Giovinazzo