La chiusura del Traforo del Monte Bianco incide sulle attese per l'ultimo trimestre dell'anno. Confindustria: ma le imprese valdostane sono solide
La cautela rimane la prima alleata delle imprese della Valle d'Aosta. Nell'indagine che sonda le previsioni per il quarto trimestre 2024, le imprese che hanno risposto a Confindustria mostrano un po' meno fiducia nella produzione (le attese positive passano da +39,58% della precedente indagine a +5,88%) e un abbassamento delle aspettative sui nuovi ordini, che pur rimanendo positive (+13,46%) registrano il peggior dato dell'anno. È invece più marcato - sottolinea Confindustria - il pessimismo nella previsione di export, soprattutto per le aziende di servizi. La percentuale di previsione di esportazione scende a -2,78%, allontanandosi dall'ottimismo del terzo trimestre (17,65%).
Stabili gli investimenti così come il dato sull'occupazione mentre un numero più alto di aziende segnala ritardi negli incassi.
Francesco Turcato, presidente di Confindustria Valle d'Aosta, commenta così l'esito dell'indagine: «I risultati di questa indagine congiunturale scontano un complesso quadro geopolitico, che si somma alla debolezza delle economie di Germania e Francia, che sono i principali partner commerciali delle aziende italiane. Le previsioni delle nostre aziende per il quarto trimestre, nel caso specifico della Valle d’Aosta, sono poi logicamente influenzate dalla chiusura del Traforo del Monte Bianco, con forti impatti e aumento dei costi della logistica e delle catene di fornitura, che si protrarranno fino al 12 dicembre. Se quindi il calo delle attese sull'export era prevedibile, la stabilità nell’occupazione e negli investimenti, sono una risposta chiara sulla solidità delle nostre imprese che, in attesa del calo dei tassi d'interesse e dell’inflazione, già adottano strategie espansive».
Il focus sul settore edile tuttavia restituisce risposte un po' diverse. Il dato sull'andamento occupazionale è in forte diminuzione (-28,5% rispetto al +8,33% del terzo trimestre) mentre rimane costante la previsione al ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni. Le attese sulla produzione continuano a calare e anche il dato relativo alle nuove commesse segnala una diminuzione degli ordini rispetto al trimestre precedente. Al contempo migliora la media complessiva dei tempi di pagamento.
Clara Rossi