Turbine cinesi a Cva, mozione per individuare i responsabili dell'acquisto


L'opposizione chiede al governo «interventi di responsabilità» su coloro che hanno deciso la fornitura

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AOSTA. La questione delle turbine cinesi vendute alla Compagnia Valdostana delle Acque torna ad essere argomento di discussione in Consiglio Valle. La prossima settimana saranno discusse alcune iniziative tra le quali una mozione dell'opposizione che chiede l'intervento del governo regionale, tramite l'azionista Finaosta, per intraprendere «azioni di responsabilità nei confronti di coloro che hanno determinato e/o preso parte al procedimento di acquisizione delle forniture di origine cinese».

«Cva Spa - evidenzia la mozione - ha dovuto per ragioni di sicurezza smontare tre turbine, di cui due nella centrale di Avise e una in quella di Valpelline, rimontando quelle di scorta e precedentemente utilizzate» e «i fatti recenti unitamente all'attività ispettiva svolta in Consiglio regionale indicano l'emergere di responsabilità politiche anche solo per non aver favorito il percorso teso a fare chiarezza sull'argomento».

La mozione impegna anche il governo ad attivare «ogni azione di rivalsa nei confronti dell'intermediario Wgp e del produttore Cwtw» ed a «promuovere azioni di responsabilità nei confronti di coloro che hanno determinato e/o preso parte al procedimento di acquisizione delle forniture di origine cinese» e di «far espletare le attività di approfondimento e di indagine relative alle operazioni effettuate nella triangolazione Cva-Wgp-Cwtw sotto il profilo tecnico, economico, giuridico, doganale e fiscale, come richiamate nelle conclusioni della relazione della Commissione di inchiesta».

 

Elena Giovinazzo

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