«Prendere esempio da altre realtà dove la convivenza uomo-lupo è possibile»
AOSTA. Non ha mancato di provocare reazioni l'annuncio di ieri dell'assessore regionale alle risorse naturali, Alessandro Nogara, dell'intenzione di attivare un piano di abbattimento controllato dei lupi presenti in Valle d'Aosta per proteggere gli animali da allevamento.
Se ne era già parlato nei mesi scorsi, ieri però l'assessore ha fatto sapere che la Regione sta preparando un dossier da inviare all'Ispra per ricevere l'autorizzazione a far sparare le doppiette. Questa mattina Nogara ha incontrato i sindaci proprio su questa questione.
Sull'argomento interviene, in una nota, anche il consigliere regionale Cognetta (M5s), chiedendo di «prendere esempio da altre realtà dove la convivenza uomo-lupo è stata resa possibile attraverso azioni di prevenzione e formazione e da efficaci politiche di gestione della fauna selvatica.»
L'abbattimento, sostiene Cognetta, non risolve il problema. «Prima di prendere delle decisioni bisogna avere la certezza dei numeri - dice -: è così che si fa in un paese civile nella logica di adottare misure adeguate. In secondo luogo poco o nulla si sa del fenomeno e della consistenza dell'ibridazione tra lupo e cane. E poco o nulla si sa altresì dei branchi di cani inselvatichiti che possono arrecare anch’essi danni agli animali da allevamento».
Per Cognetta servono soluzioni «già sperimentate altrove, come ad esempio la presenza di cani da guardiania - cioè di razze adatte addestrate con metodi precisi - o di recinzioni elettrificate per proteggere gli animali, o ancora non lasciare il bestiame incustodito. Certo - prosegue -, queste soluzioni necessitano di un cambiamento nella gestione delle mandrie e delle greggi e richiedono investimenti, che sembrano non esserci mai per l'agricoltura. Invece, le risorse ci sono, basta eliminare i tantissimi sprechi come, ad esempio, i vitalizi dei Consiglieri regionali.»
Marco Camilli