La proposta di abbattimenti è "una farsa elettorale" secondo Legambiente Valle d'Aosta, Arci e Valle Virtuosa
AOSTA. Il lupo in Valle d'Aosta è diventato «il capro espiatorio» dei problemi del settore zootecnico e l'intenzione della Regione di ricorrere all'abbattimento è «una vergognosa farsa elettorale». Lo sostengono Legambiente Valle d'Aosta, Arci e Valle Virtuosa in una nota congiunta che commenta l'annuncio dei giorni scorsi dell'assessore Nogara sul piano di controllo di questi esemplari protetti.
In un incontro dello scorso maggio, ricordano le associazioni, il presidente della Regione Laurent Viérin (all'epoca assessore all'agricoltura) «si era impegnato a sostenere politiche di prevenzione, escludendo invece la misura dell'abbattimento, e aveva promesso di rivedere le associazioni per promuovere un confronto costruttivo nell'interesse della comunità valdostana».
L'abbattimento è «una misura inutile: in Valle ci sono, forse, solo 20 esemplari e qualsiasi esperto in materia sa che il nomadismo del lupo, che va dove c'è da mangiare, riporterebbe in breve tempo altri esemplari nei territori dove intervenissero abbattimenti. Chiediamo agli allevatori - conclude la nota - se, per risollevare il settore, sia più importante intervenire sulla preoccupazione del lupo oppure abbattere i ritardi nei pagamenti dei contributi, la burocrazia ormai insopportabile o le logiche dei prezzi imposti dalle lobby dell'agro-alimentare».
C.R.