Nuovo governo, ecco gli undici punti del programma


Spelgatti: "Intesa per la Valle d'Aosta". Si va Casinò alla Cva passando per la defiscalizzazione e la questione immigrazione

AOSTA. Sono riassunte in undici punti le politiche che intende attuare la giunta della candidata presidente della Regione Nicoletta Spelgatti. Una azione di governo che la stessa Spelgatti questa mattina in Consiglio regionale ha chiamato «Intesa per la Valle d'Aosta».

Ecco i punti chiave che lo contraddistinguono.

Si parte dalla «Discontinuità con la passata politica, tramite idonei strumenti legislativi, che assicurino terzietà, imparzialità ed efficienza all’amministrazione, rendendola trasparente e semplificandone il funzionamento». L'elenco degli interventi include la revisione del modello attuale delle partecipate, l'ottimizzazione della loro governance a partire, ad esempio, dalla possibile costituzione di una società unica che accorpi tutti gli impianti a fune; dalla strutturazione dell’Esecutivo con una nuova ripartizione delle deleghe presidenziali e assessorili, a promuovere una gestione collegiale ed maggiore valorizzazione del ruolo del Consiglio regionale della Valle d’Aosta.

Il secondo punto è la «ricostruzione dei rapporti con lo Stato italiano e con l'Ue necessari a favorire, non solo in campo finanziario, la devoluzione di nuovi poteri e competenze, a raggiungere completa capacità di autogoverno, segnatamente attraverso lo strumento delle norme di attuazione». Si punta all'auonomia, alla ricerca del principio di intesa sulle riforme statutarie, all'eurodeputato per la Valle d'Aosta, alla riscossione diretta del gettito fiscale spettante alla Valle, ad un uso più efficace dei fondi europei, alla conferma dello spoglio elettorale centralizzato «con auspicabile apertura di una revisione della legge elettorale più organica».

Terzo punto del programma riguarda le politiche sociali e la messa in atto «di programmi di assistenza, di sostegno e di esenzione alle fasce più deboli e alle disabilità». Spelgatti ha parlato di misure di conciliazione casa-lavoro, un nuovo welfar per anziani e prima infanzia, l'elaborazione se possibile di un Isee regionale, riduzione delle liste d'attesa in sanità ed anche la revisione del progetto già approvato dell'ospedale regionale Parini.

Quarto punto è la «ridefinizione di un piano strategico di lavoro e sviluppo, che sostenga le micro, piccole, medie imprese e l’artigianato». Nel programma c'è anche l'abrogazione della legge sulla quotazione in borsa di Cva, il «mantenimento della titolarità pubblica della concessione del Casinò», una legge regionale sugli appalti, la defiscalizzazione, la riorganizzazione dell'agricoltura e dell'allevamento, la riduzione di Imu e Tasi con compensazioni ai Comuni da parte della Regione e la riduzione della pressione fiscale sulle seconde case per favorire le ristrutturazioni, lo sviluppo di un marchio unico Valle d'Aosta - Vallée d'Aoste".

Sul tema trasporti, sono in programma la riqualificazione dell'intera tratta ferroviaria valdostana e l'impegno a ridurre le tariffe autostradali.

Il sesto punto fa riferimento alla gestione dei rifiuti ed all'introduzione della tariffa puntuale.

Settimo punto del programma riguarda la scuola: «armonizzazione della riforma scolastica e della legge regionale (riarmonizzazione della Buona Scuola) con il mantenimento del tavolo di confronto e di collaborazione con i rappresentanti del mondo della scuola» passando per la tutela e la salvaguardia delle scuole di montagna, il plurilinguismo e il diritto allo studio. C'è anche in programma la riforma dell'Università valdostana e la promozione della ricerca.

«Ricostruzione, nel rispetto delle diversità, di un senso di comunità, valorizzando l'identità della Valle d’Aosta e le sue peculiarità linguistiche e culturali, con le necessarie alleanze nel mondo alpino e con le minoranze linguistiche di tutta Europa» è l'ottavo punto del programma.

Segue il «sostegno ai Comuni, presidio fondamentale del territorio, rispettando la loro autonomia, assicurando loro basi finanziarie, legislative e organizzative certe e rivedendo, anche su proposta del CPEL, la legge 48/95, il modello di gestione associata e incentivando processi aggregativi».

Il penultimo punto del programma è la «predisposizione di adeguate strutture (ad esempio Osservatorio della Legalità o Commissione Speciale) in seno al Consiglio Regionale a riconoscere, perimetrare e suggerire misure di contrasto al fenomeno della criminalità organizzata».

Infine la giunta prevede l'apertura «di un tavolo di confronto con lo Stato sul tema dell’immigrazione».



redazione

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