AOSTA. La mozione che invita alle dimissioni il capo dell'esecutivo regionale Antonio Fosson è "una provocazione nei confronti non solo della persona del presidente Fosson, ma di tutta l'azione politica ed amministrativa che si sta conducendo". Lo scrive in una nota Rete Civica commentando l'iniziativa depositata in Consiglio regionale a firma di dieci consiglieri di opposizione.
"Lo strumento previsto, se si vuole cambiare una Giunta - osserva l'alleato esterno del governo -, è la mozione di sfiducia costruttiva, non l'invito alle dimissioni del Presidente senza indicare l'alternativa di governo che si vuole proporre. Se si vuole invece andare al voto anticipato, senza aver risolto niente, servono ben più di dieci firme.
Secondo Rete Civica l'obiettivo della mozione "è evidente: creare l'ennesima situazione d'incertezza in un momento delicato, in cui si deve provvedere all'approvazione del Documento di Economia e Finanza della Regione, del Bilancio di Previsione 2020-2022 e si è entrati nel vivo della discussione per una riforma istituzionale che dia reale potere di scelta ai cittadini, stabilità di governo ed impedisca i continui ribaltoni a cui abbiamo assistito in questi anni".
Rete Civica infine conferma il sostegno all'attuale esecutivo: finora con gli autonomisti "alcuni risultati positivi sono stati raggiunti" e questa "è la strada che Rete Civica intende proseguire. Tutte le altre ipotesi sono gossip e fantasie con il solo scopo - si legge infine nella nota - di far perdere tempo alla Valle d’Aosta, al Consiglio Regionale e ai cittadini".
redazione