AOSTA. La strada già in salita per la riforma istituzionale voluta da Rete Civica diventa ancora più ripida dopo che l'Union Valdôtaine ha ufficializzato tramite il Conseil fédéral la richiesta di posticipare al nuovo anno il voto in Commissione.
La bozza di riforma elaborata dalla sottocommissione appositamente istituita è in questi giorni all'esame delle Commissioni. Vorrebbe risolvere il problemi di governabilità che hanno caratterizzato le ultime legislature e prevede, tra le altre cose, l'elezione diretta del presidente della Regione.
Per l'UV tuttavia «la sola introduzione dell'elezione diretta del presidente della Regione non sembrerebbe risolvere le problematiche del nostro sistema politico, ma assicurerebbe una posizione dominante ad un presidente che, in Valle d'Aosta, concentra su di sé dei poteri considerevoli».
Insomma, secondo il Mouvement la bozza di riforma è tutt'altro che completa e dovrà essere integrata con «contrappesi che oggi non vediamo chiaramente nelle proposte presentate». Servirà quindi altro tempo.
La richiesta dell'UV è di rinviare ai primi mesi del 2020 il voto sulla riforma. In caso contrario ci sarà l'astensione dei consiglieri del Leone rampante.
Marco Camilli