Il presidente della Regione si rivolge ai ministri dell'economia e degli affari regionali anche per poter contrarre nuovo debito
AOSTA. Il presidente della Regione Renzo Testolin ha chiesto allo Stato di non versare la quota di contributo al risanamento della finanza pubblica dovuta dalla Valle d'Aosta di 102,8 milioni di euro per il 2020 e il 2021 vista la situazione di emergenza epidemiologica Covid-19.
In una lettera rivolta ai Ministri all'economia Roberto Gualtieri ed alla vice Laura Caselli ed al ministro agli affari regionali Francesco Boccia, ci sono anche le richieste di prevedere "misure di riequilibrio dei bilanci a favore dei Comuni del nostro territorio", di concedere "spazi per la contrazione di nuovo debito regionale da potersi destinare anche a spese correnti oltre che a sostegno di interventi privati e non solo pubblici" e di "consentire alle Regioni/Province autonome di poter ripianare l’eventuale disavanzo di bilancio generato dalla crisi ed in particolare dal minor gettito fiscale/tributario in 20 anni, derogando quindi al ripianamento in 3 esercizi, così come previsto dall’attuale normativa".
"Gli effetti dell’emergenza epidemiologica sul tessuto economico-sociale del nostro territorio sono ormai evidenti - scrive Testolin nella nota - ed è ragionevole ritenere che gli stessi potranno protrarsi per almeno 12-24 mesi". Inoltre "va considerato che la Regione autonoma Valle d’Aosta sostiene, in base allo Statuto e alle relative competenze, la quasi totalità delle spese necessarie a finanziare le funzioni che, sul territorio delle Regioni ordinarie, sono a carico del bilancio statale".
Nella lettera il presidente della Regione cita poi le "ingenti spese di carattere sanitario, anche per una ristrutturazione del servizio più capillare sul territorio, e importanti interventi di sostegno delle famiglie e del lavoro, così come del rilancio del sistema economico locale".
Clara Rossi