La Lega Vallée d'Aoste reagisce all'ordnanza della Consulta giudicandola un atto 'strumentale' che farà 'prolungare l’agonia delle nostre attività commerciali'
AOSTA. "L'accettazione dell'impugnativa fatta da questo Governo centralista, il cui intimo desiderio è quello di veder cancellate definitivamente le Regioni e in particolare quelle a Statuto speciale, è puramente strumentale e non farà altro che prolungare l’agonia delle nostre attività commerciali". Lo sostiene in una nota la Lega Vallée d'Aoste commentando la sospensiva della legge regionale anti Dpcm decisa dalla Corte Costituzionale.
"L'accoglimento dell’istanza del Governo centralista costituisce un atto fortemente lesivo dell'Autonomia della nostra Regione", afferma il partito. La legge 11/2020 "non faceva altro infatti che permettere di esercitare a pieno le prerogative che lo Statuto di Autonomia concede alla Valle d’Aosta".
"La responsabilità e le conseguenze della pesante crisi economica e sociale che si profila all'orizzonte ricadranno interamente sul Presidente Conte e sul suo Governo", si legge ancora nella nota.
"Viene peraltro da chiedersi - conclude la nota - per quale ragione il Governo Conte abbia concentrato la sua attenzione sulla legge 11/2020, ponendo l’accento in particolare sull’articolo 2, e non abbia fatto altrettanto con la legge provinciale 8 maggio 2020, n. 4 che è tuttora in vigore nella Provincia autonoma di Bolzano e alla quale il legislatore valdostano si è ispirato".
redazione