Attese per metà ottobre le richieste della Procura su rinvii a giudizio o archiviazioni
AOSTA. Sono sette i consiglieri regionali che rischiano la sospensione della carica se condannati nell'ambito dell'inchiesta sui costi della politica in Valle d'Aosta.
Tra esponenti di partiti e consiglieri sono 32 gli indagati con accusa di peculato per il sospetto utilizzo irregolare di fondi destinati ai gruppi consiliari nella scorsa legislatura da parte di tutte le formazioni politiche allora rappresentate nell'assemblea.
Per la seconda metà di ottobre sono attese le richieste di rinvio a giudizio o di archiviazione da parte della Procura. Uno degli indagati, l'ex capogruppo di Stella Alpina Francesco Salzone, ha già patteggiato un anno per peculato (con sospensione condizionale della pena) e pagato 98.000 euro di risarcimento.
A rischiare la sospensione (anche in caso di patteggiamento per effetto della legge Severino) sono l'attuale presidente del Consiglio Valle Marco Viérin ed il consigliere segretario André Lanièce entrambi della Stella Alpina; Raimondo Donzel (capogruppo) e Carmela Fontana del PD-Sinistra VdA; Patrizia Morelli (capogruppo) e Albert Chatrian dell'Alpe; Leonardo La Torre dell'UV (Fédération Autonomiste nella scorsa legislatura).
Marco Camilli