Il governo valdostano al lavoro per un lasciapassare regionale per vaccinati, guariti o negativi al Covid-19. La Lega: proposta senza senso
AOSTA. La Valle d'Aosta potrebbe attivare un proprio green pass per allentare le restrizioni contro il Covid-19 nei confronti di alcune categorie di persone. Ne ha parlato il presidente Erik Lavevaz intervenendo in videoconferenza durante la seduta del consiglio regionale.
"Con l'assessorato alla Sanità abbiamo in corso alcune valutazioni importanti su iniziative per anticipare quello che sta avvenendo a livello nazionale", ha detto il presidente della Regione, in particolare "sulla possibilità di facilitare gli spostamenti e per la ripresa di alcune attività". Si tratta di "una sorta di pass per persone vaccinate, che hanno avuto il Covid e sono guarite o più semplicemente persone che sono in possesso di un test negativo recente. Tre parametri - ha evidenziato - riconosciuti a livello europeo come quelli da utilizzare per facilitare la ripresa di alcune attività".
Secondo l'idea al vaglio del governo regionale - e su cui la provincia di Bolzano ha già mosso i primi passi - il pass "dovrebbe essere gestito da un'app legata al sistema informatico dell'azienda" Usl della Valle d'Aosta che gestisce i dati su positivi, guariti e tamponi. Questo collegamento diretto con le informazioni in possesso dell'Usl permetterebbe un aggiornamento della situazione dei singoli cittadini "in tempo reale" e quindi "possibilità in tempo reale di controllo e di accesso alle attività".
La Lega Vallée d'Aoste: il green pass è senza senso
Tra le prime reazioni all'annuncio di Lavevaz si registra quello della Lega Vallée d'Aoste che giudica la proposta "senza senso".
"L'idea di un pass che garantisca la libera circolazione all'interno della Regione a vaccinati, guariti dal virus e negativi ai tamponi costituisce, a nostro avviso, una limitazione della libera circolazione delle persone - afferma il partito -. I cittadini infatti che non rientrino nelle categorie elencate dal Presidente paradossalmente non potrebbero spostarsi fra i Comuni nemmeno per fare la spesa o recarsi al lavoro se non in possesso del via libera dell’Usl.
Il pass inoltre "penalizzerebbe coloro che sono in attesa di poter effettuare il vaccino e anche chi, in un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo, non può permettersi di pagare 85€ per effettuare un tampone ogni giorno".
"Non possiamo non rimarcare - conclude la Lega VdA - che il Presidente della Regione dovrebbe impiegare tempo ed energie per garantire la libertà di movimento e di lavoro ai nostri cittadini, e non a limitarla".
Elena Giovinazzo