L'assenza dell'organo di controllo del bilancio regionale era stata segnalata come «un'indubbia inadempienza» dalla Corte dei Conti
AOSTA. Inizia l'iter in Consiglio Valle del disegno di legge n. 25 sull'istituzione del Collegio dei revisori dei conti della Regione autonoma Valle d'Aosta. La norma presentata dal governo valdostano una settimana fa colma il vuoto della mancata applicazione di una norma di attuazione dello Statuto speciale valdostano del 2019.
Nelle scorse settimane la Sezione di controllo della Corte dei Conti ha segnalato proprio questa anomalia all'interno della relazione sul bilancio dell'ente. La «persisente mancanza del controllo del Collegio dei Revisori dei conti», si legge, «rappresenta un'indubbia inadempienza da parte della Regione».
Il Collegio dei Revisori è un organo indipendente incaricato di vigilare sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica dell'ente Regione. In sostanza deve accertare che il bilancio regionale (e quello del Consiglio Valle) sia sotto tutti i punti di vista corretto e a norma di legge. Il Collegio, una volta operativo, sarà quindi chiamato ad esprimere il proprio parere sulla legge di stabilità, sul bilancio di previsione, sui rendiconti, sui disegni di legge relativi a variazioni e debiti fuori bilancio. Svolgerà anche rilevazioni a campione su spese, contratti, amministrazione dei beni. E dovrà segnalare, se ce ne sono, incongruenze o irregolarità.
Il disegno di legge n. 25 arrivato al vaglio delle Commissioni del Consiglio regionale definisce la composizione del Collegio: tre membri effettivi e tre supplenti estratti a sorte da un elenco aggiornato annualmente e nominati ufficialmente dal governo regionale. L'esperienza almeno quinquennale nello svolgimento di incarichi simili e la conoscenza della lingua francese sono due dei cinque requisiti necessari per chiedere l'inserimento nell'elenco degli idonei.
E.G.
