Europee, VdA Futura: scarsa affluenza è grido di protesta

«Il sistema non viene più percepito come rappresentativo»

Anche Valle d'Aosta Futura commenta i risultati delle elezioni europee dello scorso fine settimana. La valutazione si concentra sulla percentuale di votanti. «Per la prima volta nella tormentata storia della Repubblica gli Italiani che non partecipano al voto sono più numerosi di quelli che partecipano. La bassissima affluenza - si legge nella nota - è un segnale inequivocabile di sfiducia. Non si tratta di un semplice dato statistico, ma di un grido di protesta contro un sistema che non viene più percepito come rappresentativo».

Nell'analisi, Valle d'Aosta Futura parla di politica che «da affare per molti diviene un affare per pochi. Non sono più il comune, la regione o lo stato a decidere, ma Bruxelles, Londra e Washington tanto che sono le istituzioni europee a scrivere le manovre finanziarie» e quindi di «farsa pandemica e irreversibile crisi della liberal-democrazia». Aggiunge: «non sono certo gli interessi dell’uomo della strada ad essere rappresentati nei palazzi, ma quelli di influenti lobby che aspirano ad una concentrazione del potere a livello globale, chiamata dai vari tecnocrati "governance mondiale"».

«Il popolo - si legge ancora - non vorrà più saperne della politica fino a quando essa non tornerà ad essere un arte e un’etica al servizio del bene comune e non una invece al servizio del male di molti e del bene di pochissimi.».

 

 

redazione

 

 

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