In Consiglio Valle il presidente della Regione risponde alla proposta di Forza Italia spiegando che «in questo momento non è nelle possibilità dell'amministrazione»
Il governo regionale chiude alla proposta di riconoscere un'indennità di bilinguismo per i dipendenti delle società partecipate o controllate dalla Regione. «In questo momento non c'è nelle corde, nelle possibilità dell'amministrazione regionale di andare a interferire o imporre in qualche modo questo tipo di attenzione», ha spiegato il presidente Renzo Testolin rispondendo in Consiglio Valle a una interrogazione a risposta immediata del gruppo Forza Italia.
L'iniziativa del gruppo di minoranza si basava sul fatto che le società, nei propri concorsi, richiedono la conoscenza del francese e suggeriva quindi un intervento legislativo per introdurre la misura economica, come spiegato dal consigliere Mauro Baccega.
Nella risposta Testolin ha osservato come «le analisi dell'Inps evidenziano da tempo che, in Valle d'Aosta, gli stipendi medi del settore privato sono nettamente inferiori rispetto a quelli del Nord Italia». Tra le cause anche la prevalenza di settori - turismo, agricoltura, edilizia - con retribuzioni mediamente più basse rispetto ad altri dove operano le multinazionali e le retribuzioni sono più alte.
«Un adeguamento, un'attenzione agli stipendi dei lavoratori è dovuta, doverosa e utile a mantenere le professionalità all'interno del comparto», ha aggiunto Testolin, ma «il tema è sempre quello generale dell'attrattività territoriale che tocca in maniera più marcata le zone periferiche degli Stati». La questione «non è risolvibile con una indennità di bilinguismo».
E.G.