Autonomia differenziata, comitato referendario: evidente attenzione al problema

Raccolte 500mila firme in meno di un mese: «un dato di cui tenere conto»

Banchetto raccolta firme

«Il risultato che apre la strada al referendum abrogativo, é stato ottenuto in meno di un mese. Un dato di cui occorre tenere conto, specie se lo si confronta con le altre iniziative similari». Così Francesco Lucat, del comitato referendario della Valle d'Aosta contro l'autonomia differenziata.

La raccolta firme per il referendum abrogativo ha raggiunto e superato l'obiettivo del mezzo milione di firme digitali, «segno evidente dell'attenzione popolare per questo problema. Una attenzione che riscontriamo quotidianamente anche in Valle d' Aosta - afferma Lucat - dove, nonostante il periodo estivo, i nostri banchetti vedono una ottima partecipazione e dove abbiamo cominciato a certificare le firme».

La legge sull'autonomia differenziata è «profondamente sbagliata», afferma il comitato referendario, e «aumenterà inevitabilmente i divari territoriali e le diseguaglianze sociali, minerà alle fondamenta il nostro welfare universalistico, danneggerà allo stesso tempo lavoratori e imprese». La legge è stata per questo ribattezzata "Spacca Italia" dai promotori del referendum.



Elena Giovinazzo

 

 

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