L'intervento in Consiglio Valle del presidente della Regione nel discutere una iniziativa sul Piano Regionale Trasporti
La mancata partecipazione delle autorità francesi alla consultazione per il raddoppio del traforo del Monte Bianco nell'ambito del Piano Regionale Trasporti della Valle d'Aosta non avrà conseguenze sull'iter del Piano stesso. Lo ha spiegato il presidente della Regione, Renzo Testolin, rispondendo in Consiglio Valle a una interpellanza del gruppo Rassemblement.
La decisione delle autorità francesi di non partecipare «era immaginabile - ha dichiarato Testolin - e non ha alcun effetto particolare sul PRT. L'intervento sul traforo del Monte Bianco, così come su quello del Gran San Bernardo, non fa parte dello scenario del Piano ma di quello evolutivo. Non ci sono quindi effetti dal punto di vista amministrativo né dal punto di vista politico».
Sul raddoppio del tunnel «siamo in sintonia con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e ho già dato notizia della prossima istituzione di un Comitato tecnico binazionale per studiare fattibilità e i costi, utile a valutare il possibile raddoppio del Traforo. È l'inizio di un percorso pragmatico - ha aggiunto Testolin - per capire se dal punto di vista politico ci sia l'intenzione e la possibilità di assumere delle decisioni sulla base di dati concreti».
Nella replica, il capogruppo di Rassemblement Stefano Aggravi ha evidenziato la necessità «che la nostra Regione sia presente quando saranno messe a terra le decisioni, perché non bisogna concentrarsi solo sull'infrastruttura ma è fondamentale dare centralità anche al contesto di riferimento, per evitare che le ricadute negative si ripercuotano sui territori coinvolti».
E.G.
