Fattore Famiglia, no del Consiglio Valle all'introduzione in Valle d'Aosta

Marzi: aumenterebbe i costi procedurali senza benefici concreti per le famiglie

Dopo il parere contrario in Commissione, la proposta di legge della minoranza sull'istituzione del Fattore famiglia incassa la bocciatura del Consiglio Valle, con 15 sì e l'astensione della maggioranza.

Il testo depositato dal gruppo Lega Vallée d'Aoste a settembre 2023 intendeva introdurre in Valle d'Aosta il Fattore famiglia come indicatore integrativo dell'Isee per l'accesso alle prestazioni erogate dalla Regione, dai Comuni o dalle Unités des Communes.

Per i proponenti il Fattore famiglia rappresentava uno strumento per sostenere la natalità in quanto «può contribuire a creare un ambiente favorevole alle coppie che desiderano avere figli, fornendo al contempo servizi sostenibili in termini di tempo, flessibilità e costo», secondo quanto affermato dal capogruppo Lega Andrea Manfrin.

Intervenendo nel dibattito l'assessore alle Politiche sociali Carlo Marzi ha richiamato la conclusione cui è giunto il gruppo interistituzionale incaricato di approfondire il tema: «l'introduzione del Fattore famiglia a livello regionale è poco praticabile, in considerazione di un generale aggravio dei costi organizzativi, gestionali e procedurali, senza far presupporre benefici concreti e significativi a favore delle famiglie».

 


E.G.

 

 

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