Dal 2010 il bilancio regionale si è ridotto del 40%
AOSTA. Cgil, Cisl, Savt, Uil chiedono al Governo e al Consiglio regionale "di non operare tagli lineari su tutte le voci di spesa del bilancio, ma di individuare i settori dove investire o mantenere le risorse economiche ancora disponibili nel bilancio 2016". Così in una nota congiunta le quattro organizzazioni sindacali.
Lunedì scorso Cgil, Cisl, Savt e Uil si sono confrontati con il presidente Rollandin e l'assessore alle Finanze Perron sul bilancio 2016. "Durante l'incontro - riferiscono - è stato chiesto che il percorso avviato possa continuare con il massimo coinvolgimento delle parti sociali, in un momento in cui la grave situazione economica della Valle d'Aosta e le ingenti diminuzioni delle entrate impongono un grande impegno nel costruire un Bilancio regionale improntato su criteri di equità e di giustizia sociale".
Dal 2010 ad oggi, riepilogano i sindacati, il bilancio della Regione ha subito tagli per 660 milioni. Nell'anno in corso la Regione ha potuto contare su un bilancio di 974 milioni di euro, appena il 59,5% di quello del 2010 (1,6 miliardi). Per il 2016 è già stata annunciata una ulteriore riduzione di oltre 70 milioni. "Ulteriori tagli su capitoli di spesa essenziali, come istruzione, trasporti, welfare e in particolar modo i servizi socio-sanitari e la sanità sono socialmente insostenibili alla luce di una crisi occupazionale, finanziaria ed economica senza precedenti per la nostra regione - avvertono Cgil, Cisl, Savt e Uil -. Penalizzare le fasce più deboli della società valdostana, già esposte a sacrifici quotidiani di soppravvivenza economica, creerebbe un clima di disgregazione sociale molto pericoloso per la nostra comunità".
Marco Camilli