Il Meetup ridimensiona la comunicazione arrivata dai vertici del movimento spiegando che non c'è stata alcuna diffida
AOSTA. Nessuna censura, nessuna sfiducia. Il Meetup Aosta 5 Stelle ribatte al comunicato stampa diffuso da altri tre Meetup della Valle d'Aosta (Aosta e dintorni, Media Valle e Bassa Valle) spiegando che dal Movimento nazionale non è arrivata "alcuna diffida, ma solo un'indicazione ad adeguare il proprio simbolo e nome alle disposizioni" che regolano le attivitià di tutti i Meetup italiani.
Si è trattato null'altro che di un "cortese invito", dice l'organizer del Meetup Andrea Dallago (foto) esprimendo "stupore circa l'equivoco che ha trasformato" quel "cortese invito in una censura".
Dallago riporta la lettera al centro della questione, firmata da Roberto Fico: "Credo che conosciate la lettera a firma mia e di Alessandro Di Battista pubblicata sul blog di Beppe Grillo il 15 luglio 2015, e mi dispiace che malgrado il vostro meetup sia stato aperto successivamente ne ignori comunque le poche regole richiamate. Vi chiedo pertanto di rileggerla con attenzione e di cambiare il nome del vostro meetup e il logo, cancellando qualsiasi citazione, in entrambi, al Movimento 5 Stelle e al simbolo che lo rappresenta. Il senso della lettera, comprendete bene, è chiarire l'autonomia reciproca dei Meetup e del Movimento 5 stelle, che pur riconoscendosi in una identità di valori rappresentano due aspetti di una stessa rivoluzione, civico e istituzionale, che procedono insieme nella stessa direzione senza mai confondersi l'uno nell'altro, cosa che determinerebbe la fine di entrambi. Certo che provvederete al più presto possibile, vi saluto e vi auguro buon lavoro".
M.C.