Restano (Pnv): "assetti sono cambiati, come declinare i punti del programma va deciso assieme"
AOSTA. «In questi giorni c'è stato l'annuncio di un'aggregazione che chiede una sorta di verifica di maggioranza. Non siamo stupiti che accada. E' una specie di costante in questa legislatura. Anche noi siamo interessati a condurre un'analisi del programma che era alla base dell'attuale maggioranza perchè siamo noi ad avere la responsabilità di guidarla». Così il presidente dell'Union Valdôtaine Ennio Pastoret commentando il "patto" tra Uvp, Stella Alpina e Pnv e la richiesta proveniente dai tre gruppi che siedono in maggioranza insieme ad Uv e Pd di una verifica politica.
Il Leone rampante si è riunito nei giorni scorsi per esaminare la situazione politica e gli scenari che si sono aperti con la discussione delle leggi di bilancio. «L'Union Valdôtaine - ha affermato Pastoret - è fortemente interessata a sapere se ci sono ancora la volontà e la disponibilità di lavorare per finire di realizzare il programma condiviso, ma anche di confrontarsi sui metodi di comportamento» e ha aggiunto: «siamo stupiti di vedere che il bilancio, approvato dalla Giunta all'interno della quale sono presenti tutte le forze politiche di maggioranza, sia messo in discussione dai rappresentanti delle stesse forze politiche nel dibattito in Consiglio regionale».
Alle dichiarazioni sulla situazione politica del presidente del Mouvement hanno risposto altri esponenti della maggioranza. Per Claudio Restano, capogruppo di Pour Notre Vallée, «forse Pastoret si è dimenticato che all'inizio della legislatura la maggioranza era composta da due forze politiche, adesso sono cinque». Oggi pertanto «sono cambiati gli assetti e come declinare i punti del programma va deciso assieme».
Dal consigliere Uv La Torre arriva invece l'invito a non «confondere confondere le vicende personali con quelle politiche. Non ha senso collegare il processo di Appello a Torino sull'utilizzo dei fondi dei gruppi con la verifica di maggioranza in Regione» ed inoltre «ad essere a rischio sospensione per la legge Severino non siamo solo in sette consiglieri ma in otto perchè c'è ancora il processo di Appello per il parcheggio dell'ospedale in cui è imputato il presidente della Regione per abuso d'ufficio».
C.R.