Affitti brevi a scopo turistico, la Regione si costituisce in giudizio

La legge regionale entrerà in vigore da novembre malgrado sia stata impugnata dal Cdm

 

Valle d'Aosta

La Regione autonoma Valle d'Aosta annuncia che si costituirà in giudizio davanti alla Corte Costituzionale per difendere la legge regionale sugli affitti brevi a scopo turistico, dopo che il Consiglio dei ministri ha deciso di impugnarla. 

Secondo il governo Meloni la norma approvata lo scorso luglio invade materie di esclusiva competenza statale nella parte che riguarda le unità abitative destinate a prima casa. Invece il governo valdostano, come spiegano il presidente Testolin e l'assessore al turismo Grosjacques, ritiene che «la limitazione dei 180 giorni all'anno per la locazione turistica nella "prima casa" sia il parametro oggettivo che consente di salvaguardare il principio urbanistico del nostro ordinamento secondo cui l'uso prevalente di un'unità abitativa non configura il suo mutamento di destinazione, che comporterebbe un abuso edilizio, con tutte le conseguenze del caso, ricordando che le "prime case", proprio perché destinate alla residenza principale, beneficiano di agevolazioni fiscali e finanziarie significative».

In attesa che la Corte Costituzionale si esprima sul ricorso, la legge entrerà comunque in vigore dal 1° novembre e «sarà applicata nella sua interezza in quanto il ricorso governativo non ha un effetto sospensivo sulla disposizione impugnata».

 


Clara Rossi

 

 

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