I due gruppi consiliari riaffermano la "ferma contrarietà a sistema di governo malato"
AOSTA. I gruppi consiliari ALPE e Misto ribadiscono la loro posizione di "ferma contrarietà ad un sistema di governo regionale che da tempo considerano malato e che sempre più si sta rivelando anche inadeguato, nella convinzione che solo attraverso un progetto nuovo e legittimato dai valdostani si potrà uscire dal guado e ridare prospettive alla Valle d'Aosta". Lo si legge in una nota diffusa dai due gruppi di minoranza.
"Da un lato - accusano i consiglieri - assistiamo allo sfacelo della maggioranza regionale, dove si sta consumando una rottura irreversibile che pone il Presidente della Regione e la sua Giunta nella condizione di non poter più governare, nonostante le giravolte del Presidente". Per Alpe e Misto "i recenti sviluppi venuti alla luce nelle Commissioni consiliari sui dossier Casinò e CVA hanno reso evidenti anche all'opinione pubblica le storture e la malagestione del governo Rollandin, che da anni denunciamo. Dall'altro lato, siamo fortemente preoccupati da quanto sta emergendo dall'inchiesta sull'ormai ex-procuratore capo di Aosta, che sembra confermare, ahimè, quanto da tempo si paventa e cioè che esiste un pericolosissimo intreccio tra politica, affari e malavita, a cui non sarebbe estranea neanche la magistratura".
"La nostra regione - aggiungono - sta vivendo un momento di grave difficoltà che si ripercuote negativamente sull'attività amministrativa e dunque sui valdostani, ancora vittime di una difficile situazione economica dovuta a una crisi profonda, per uscire dalla quale saranno necessarie tutte le energie positive".
redazione