Cognetta (M5s): giunta regionale deve chiedere passo indietro a Lévêque e Accornero
AOSTA. Le notizie di cronaca giudiziaria di oggi sulle indagini che riguardano il presidente di Finaosta, Massimo Lévêque, ed il consigliere delegato Gabriele Accornero dell'Associazione Forte di Bard agitano la politica valdostana.
In merito al Forte di Bard, in una nota diffusa in serata l'Amministrazione regionale riferisce che, come deciso nella riunione di maggioranza di oggi, il presidente della Regione Marquis si farà "portavoce nell’ambito del Consiglio di amministrazione dell'Associazione Forte di Bard dell'esigenza di procedere urgentemente a una riorganizzazione funzionale, per garantire il buon andamento dell’attività e il perseguimento degli obiettivi programmati di sviluppo e di collaborazione con il territorio".
Anche il consigliere regionale del M5s Roberto Cognetta interviene. "La Giunta attuale, composta da Marquis, Bertin e tutti quelli che nel passato hanno invocato con grande fervore la necessità di non abbassare mai la guardia sulla legalità, non può pensare di mantenere le nomine di chi ora risulta indagato", afferma. "Dei passi indietro dovranno essere chiesti, così come è avvenuto non meno di un mese fa quando la notizia dell'inchiesta sul dottor Ferriani (poi assolto con formula piena) fece saltare la sua nomina al Casinò - aggiunge Cognetta -: altrimenti, mi viene da pensare che anche sulla legalità ci siano due pesi e due misure".
Continua Cognetta: "non vorrei che l'incarico di Presidente della Compagnia Valdostana delle Acque conferito qualche giorno fa al dottor Lévêque, che si aggiunge quindi alla Presidenza di Finaosta, fosse un modo per aggirare il limite dei compensi degli amministratori determinato dalla legge Madia. Mi auguro che la Giunta provveda quanto prima" e che "il collega Bertin si esprima con la stessa forza e veemenza di quando fui eletto Vicepresidente del Consiglio, altrimenti, come al solito, si parla e si agisce a seconda della propria convenienza politica personale".
C.R.