Un post su Facebook scatena un'ondata di polemica sul web. Interviene l'ordine dei giornalisti
AOSTA. Può la fotografia di un uomo che percorre un marciapiede su un hoverboard scatenare un'ondata di polemiche sul web? Sì, soprattutto se quella persona ritratta di spalle risiede e lavora da anni in Valle d'Aosta e viene scambiato (perché di colore) per una "risorsa boldriniana", cioè un migrante, e utilizzato a sua insaputa su un post di un politico che intende riaffermare le sue idee contro l'accoglimento dei profughi.
"Sapete quanto costa un hoverboard? Quello che questa risorsa boldriniana usa per andare a spasso vicino alla Cogne (o per scappare dalla guerra)? Anche usato viene tra i 200 e i 500 €. Quanti valdostani se lo potrebbero permettere?" è il messaggio pubblicato sul profilo Facebook dal consigliere comunale della Lega Nord Andrea Manfrin. Un posto che, come dicevamo, ha scatenato una valanga di polemiche e di commenti.
Il messaggio è già stato rimosso dal profilo di Manfrin, ma si sa che la rete non dimentica nulla e infatti lo scritto è stato riproposto da altri utenti del social network, inclusa la cognata dell'uomo.
Anche l'Ordine del giornalisti della Valle d'Aosta si è mosso ha informato del fatto la Commissione territoriale di disciplina poiché Manfrin è giornalista pubblicista.
Marco Camilli