Pubblicato dall'Azienda Usl della Valle d'Aosta per affrontare al meglio l'attività in montagna nella fase 2
AOSTA. Con l'inizio della fase 2 dell'emergenza coronavirus i valdostani hanno la possibilità di tornare a frequentare la montagna. Dopo settimane di confinamento in casa è importante però ricordare che questa libertà ritrovata deve essere gestita con la giusta prudenza. A questo scopo l'Azienda Usl della Valle d'Aosta ha preparato e pubblicato un opuscolo informativo intitolato proprio "Consigli per tornare in montagna nella fase 2 della pandemia Covid-19" (scaricabile qui in formato pdf) con consigli e raccomandazioni per giovani, adulti, anziani, persone sane o affette da patologie croniche.
Il documento contiene informazioni di carattere generale sulla montagna, che in questi due mesi di minima frequentazione umana è cambiata, e consigli utili per la frequentazione degli ambienti in quota. Sono inoltre riportate indicazioni sull'intensità dello sforzo e dell’impegno fisico, sulla frequenza cardiaca ideale da mantenere durante la progressione, cosa fare in caso di febbre o sintomi da infezione alle vie respiratorie, per chi è portatore di patologie croniche e per chi è reduce da una polmonite da Covid-19.
"Finalmente possiamo uscire di casa e tornare alle nostre amate montagne – scrive nella prefazione il dottor Guido Giardini, responsabile del Centro di Medicina di Montagna dell’Ausl Valle d’Aosta e presidente della Fondazione Montagna Sicura – ma ci sono molti rischi, per nulla trascurabili. Il possibile contagio non è affatto improbabile, vanno mantenute scrupolosamente le misure e i dispositivi consigliati. Gli ospedali sono ancora sotto scacco e il personale sanitario che ha curato le polmoniti virali ieri è lo stesso che compone le squadre del soccorso alpino. Evitiamo di impegnarlo in inutili interventi".
E.G.